venerdì 16 ottobre 2009

La settimana della moda!


"Finite le sfilate di New York ed
esaurite quelle di Londra, è la capitale italiana della moda ad accendere i
riflettori su una settantina di passerelle (alcune delle quali fuori calendario,
per capricciose testardaggini dei vari marchi in lite sugli orari) cui bisogna
aggiungere, per avere la cifra realista degli appuntamenti, sia le sfilate
collettive dei giovani (Incubatore della Moda, New Upcoming Designers, White
Club) sia quelle degli stilisti-ospiti stranieri (stavolta pakistani,
colombiani, russi e indiani) ma anche molte presentazioni importanti di note
griffe d'abbigliamento e accessori.

Otto giorni intensi di moda soprattutto
made in Italy, ma 4 giornate clou (dal 24 al 27) con lo schieramento dei
'campioni' della moda italiana, da Armani a Prada, da Versace a Cavalli, tanto
per fare solo alcuni nomi big. Dopo un paio di stagioni all'insegna del
pessimismo pare che il sistema moda stia ritrovando fiducia. Da New York
arrivano notizie di un buon andamento delle vendite e non c'é niente come il
fattore psicologico per riaccendere la voglia dei consumatori e la fiducia dei
produttori. Scarpe e borse ma anche bijoux griffati (ogni marchio li ha fatti
già per questo inverno) sono in testa alla nuova frenesia di shopping.

Tutti hanno voglia di buttarsi la crisi
alle spalle: Milano per questo ha messo in cantiere una miriade di iniziative
culturali, perfino le visite guidate alla Pietà Rondanini, dedicate ai
giornalisti stranieri (tanto per dimostrare loro che la città non è seconda a
nessuno quanto a capolavori). Ci saranno tante inaugurazioni di negozi: Prada in
particolare apre in corso Venezia una boutique molto speciale, dedicata ai suoi
storici capi cult che potranno essere personalizzati in tutti i modi. Molte cene
e cocktail (erano in calo le scorse stagioni) ma tutte molto all'insegna del
garbo. Milano però ha anche voglia di stare per strada: la Vogue Fashion's Night
dello scorso 10 settembre è stata un grande successo popolare e allora ecco che
la sera del 24 settembre la moda tenta di riempire piazza Duomo, con una sfilata
'democratica', insomma niente inviti chiusi per addetti ai lavori, con grande
spettacolo, voluta fortemente da Ennio Capasa per il suo marchio giovane C'N'C
. "


La moda secondo me...

Moda, moda, moda. Chic, minimale, sofisticata, semplice, lussuosa, low cost. Si parla tanto di moda. E se ne parla con ogni mezzo: giornali, tv, questo sito stesso ha come denominatore di ogni sezione uno sfegatato interesse per il fenomeno moda che contribuisce all'edificazione di uno stile personale.
Tutti parliamo di moda come utenti di essa, guru del fashion creano e noi fruiamo di questa sublime arte miscelando a seconda di gusti, situazioni e ovviamente... tasche. Ma vi siete mai domandati come e se sia possibile far parte del mondo della moda? Beh io si.
Se una ragazza oggiogiorno decidesse di studiare moda andrebbe incontro a quella che oserei definire una casta di fortunati prescelti. questo perchè la moda, quella di cui tutti fruiamo, che fa parte della nostra quotidianità, in realtà non è proprio per tutti. Lo studio di questa è quanto di meno democratico possa esistere. E purtroppo mi trovo a constatarlo in prima persona.
Le quote di ammissione ad accademie, per la maggior parte private, sono assolutamente astronomiche, per non parlare di quelle dei master su cui in una situazione post-laurea, come la mia, si cerca di "ripiegare" per dar sfogo a quella creatività repressa negli anni universitari.
Molte accademie offrono la valida possibilità di borse di studio parziali per gli studenti più meritevoli, che il più delle volte sono, ovviamente, coloro che hanno già una formazione accademica... come fare quindi? Ci troviamo avanti ad un malsano circolo vizioso, espressione apparente della volontà di far accedere "qualunque mente creativa" al mondo della moda.
Mi sembra di capire che purtroppo non è così, tuttavia mi piacerebbe ricredermi e continuo a cercare... sperando che esista una scuola dove a dominare non sia la sete di compensi, ma il desiderio di "ri-compensi" per chi ama la moda e desidera comunicarla.

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